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martedì 15 ottobre 2013

Il ritorno delle allucinazioni uditive

Quando si aspetta un bimbo si è subissatti di consigli, raccomandazioni, cose da fare e da non fare, da quando nasce a quando andrà all'università. C'è una cosa però che nessuno ti dice, ovvero gli effetti collaterali della carenza di sonno e di un fagotto che ha come unico mezzo di comunicazione il pianto.

Comincerai a sentirlo piangere SEMPRE, anche quando lui sarà tranquillo, sereno e paciarotto.

Soprattutto sentirai il pianto immaginario appena ti addormenti. Eccoti finalmente accasciata sul letto, la palpebra crolla come un macigno, ti stai addormentando... ed arriva lui! Il pianto immaginario che ti fa fare un salto nel letto e correre alla culla per prendere il frugoletto che invece se la dorme della grossa.
Tu lo guoardi e lui dorme, lo guardi di nuovo e lui continua a dormire. Allora vai a chiedere al brontolotto se anche lui l'ha sentito piangere, pensando che magari l'ha fatto nel sonno e nel tragitto letto-culla si è tranquillizzato. E invece no, lui non ha sentito nulla, nessun pianto nè movimento, ha soltanto visto te che d'improvviso saltavi sul letto e correvi come un'indemoniata alla culla, con un occhio aperto e l'altro chiuso, riuscendo contemporaneamente a rimbalzare su ogni ostacolo/spigolo che incontravi sul tragitto.

Da quel punto in poi il tuo atteggiamento cambia, perchè se senti le voci, o meglio i pianti immaginari, allora appena senti piangere, dopo il primo salto, ti giri e chiedi: "l'hai sentito anche tu?", sperando che la risposta sia un "cosa?". Se invece non c'è nessuno al quale chiedere conferma, dopo il salto di rito ti blocchi per aspettare il secondo verso/urlo/pianto.

Ecco, in questi giorni il piccolo Taz ha ripreso a svegliarsi di notte (non le solite 1/2 volte classiche che non ha mai abbandonato), ma anche 6/7 volte a notte, alternando urli disperati, come se il lettino stesse cercando di mangiarlo, a chiamate con tono preoccupato ed allarmato, che se ignorate si trasformano nell'urlo precedente.
Lui chiama e io rispondo (va tutto bene, chiudi gli occhi e dormi), lui chiama e io rispondo, lui dorme ed io rispondo perchè l'ho sentito chiamare, ma in realtà era solo un'allucinazione, con la conseguenza di svegliarlo -.-
 

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Chi sono

Una cacciatrice di tempo alla ricerca di ore, minuti e secondi per poter realizzare tutte le idee e i progetti che ogni giorno mi vengono in mente.

Sono la moglie di un brontolotto programmatore che non conosce giorni e orari passando quindi a lavorare dalle 30 alle -5 ore al giorno.

E sono anche la mamma di un piccolo tornado ultimamente ribattezzato piccolo Taz (come il famoso diavoletto della Tanzmania) e la futura mamma di quello che al momento è un cocomero nella mia pancia.

Ongi giorno è un nuovo giorno pieno di idee e nuove attività che cercano di farsi largo tra lastanchezza e la routine.
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