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mercoledì 16 ottobre 2013

Gita all'acquario di Genova #capitasoloame

Ieri su Genitori Crescono è comparso un post a dir poco favoloso: Capita solo a me?
L'ho letto e stavo morendo dal ridere mentre nella mia mente si sono affacciate un miliardo di situazioni durante le quali ho pensato alla stessa cosa.
Dagli effetti collaterali dei travasi Montessori, alla prima volta che abbiamo colorato con i colori a dita fatti con semplice farina e colorante alimentare, avverto viene una schifezza o fanno la palla o sono troppo liquidi. Alle ore passate in cucina per tirare fuori dal forno/pentola una cosa immangiabile, l'ultima volta è stata sabato scorso quando ho deciso di fare la pizza fatta in casa, compresa di impasto. E' venuta fuori una pizza tipo spizzico ma senza sale, perchè se la ricetta dice un pizzico di sale io ne metto un pizzico, mica una badilata!

Ma quello che vorrei condividere qui, o meglio cio per cui ho ancora bisogno di lamentarmi è la nostra gita all'acquario di Genova visto che c'era un'offerta su groupon, tra l'altro prima volta in cui ci andavo e per il quale avevo sentito un sacco di persone raccontare di giornate fantastiche passate in un posto paradisiaco.

Decidiamo di andare all'acquario in settimana, pensando che ci sarebbe stata meno gente, ci organizziamo con panini, acqua e tutto quanto. E' vero che il giorno scelto era uno dei 3 giorni di caldo africano a Genova, ma tanto andavamo all'acquario, quindi non saremmo stati sempre fuori al caldo, perciò non ci siamo preoccupati più di tanto.

Arriviamo all'ingresso ed effettivamente non c'era quasi nessuno.... perchè erano tutti dentro. -.-''

Entriamo e rimaniamo incastrati tra gruppi di famiglie e di ragazzi, non tantissimi da non riuscire a passare, ma tutti compatti che facevano da muraglia davanti alle vasche senza permettere l'avvicinamento al vetro tanto desiderato e non c'era verso di guadagnare un angolino nemmeno speronando con il passeggino o mandando il piccolo esploratore in avanscoperta.

Aspetti, aspetti, aspetti, il fagiolotto comincia a scalpitare, finlamente guadagni un pertugio dietro una colonna dal quale non vedi nulla, solo acqua.
Lui la guarda e dice, giustamente, ACQUA!
Si tesoro, ma guarda lì dietro che pesci grandi, ooohhhh.
Lui guarda dove indichi e dice, di nuovo ACQUA!

Si va be, la vasca è grande, è divisa in due, i lamantini sfaticati sono spiaggiati nell'altra parte della piscina, ma se ti sporgi vedi una coda muoversi... ooohhhh guarda uno spazietto da quella parte, corri a vedere, arrivi finalmente davanti a loro.... e loro vanno esattamente dove eravamo prima. Bast@@##!!!i

Stessa cosa con i pinguini e i delfini, i pesci li ha visti ma snobbati allegramente e dopo 45 minuti scarsi il giro era finito.

Ok, non c'è problema, abbiamo anche l'ingresso al giardino tropicale, arriviamo davanti e.... chiuso per pulizia (se non ricordo male)! O.O

Ok, dai, mangiamo i panini e poi vediamo di andare all'ascensore panoramico, terza ed ultima attrazione compresa nel biglietto. Il piccolo Taz ha deciso che non gli piacciono i panini, che è stanco e che i pesci sono antipatici. Decidiamo di fermarci a mangiare qualcosa in un ristorante appollaiato su un porticciolo, sperando che ci sia un po' di freschino, visto che ci sono 50° all'ombra. Arriva il pane ed il piccolo affamato lo afferra come se fosse nettare di fata e come al solito la metà finisce sbriciolata per terra......
Ooooo miracolo!!!!
Arriva un piccione e comincia a mangiarlo, ecco, finalmente un bimbo felice, che ride e fa urletti estasiato e rapito dal piccione. Un po mangia lui un po' dà da mangiare al piccione. Mai stato così contento!

Alla fine decidiamo di andare all'ascensore panoramico, lo vediamo da lontano, arriviamo davanti e leggiamo il cartello: all'interno dell'ascensore non c'è l'aria condizionata.

Ci fermiamo, ci guardiamo, e in contemporanea diciamo, torniamo a casa.

La sera sento mia mamma che mi dice, ma guarda, le gite all'acquario/museo e simili fagliele fare quando sarà più grande con la scuola, tu basta che lo porti in Duomo a Milano, gli dai un sacchettino di semi e lo lanci in mezzo ai piccioni e vedrai che sarà il bambino più felice di questa terra. E se proprio vuoi andare da qualche parte, vai in qualche paesino dove ci sono prati e parchetti e lo doti di una palla, anche lì il divertimento è assicurato! -.-''

 

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Chi sono

Una cacciatrice di tempo alla ricerca di ore, minuti e secondi per poter realizzare tutte le idee e i progetti che ogni giorno mi vengono in mente.

Sono la moglie di un brontolotto programmatore che non conosce giorni e orari passando quindi a lavorare dalle 30 alle -5 ore al giorno.

E sono anche la mamma di un piccolo tornado ultimamente ribattezzato piccolo Taz (come il famoso diavoletto della Tanzmania) e la futura mamma di quello che al momento è un cocomero nella mia pancia.

Ongi giorno è un nuovo giorno pieno di idee e nuove attività che cercano di farsi largo tra lastanchezza e la routine.
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